sabato 4 dicembre 2010


KDE 4.6: Dolphin e Nepomuk

Bene, è da poco uscita la prima beta di KDE 4.6 e come di consueto è stata prontamente messa a disposizione per gli utenti di Kubuntu nel solito repository kubuntu-ppa/beta. Di novità, anche questa volta, ne troviamo tante, forse meno appariscenti di quelle della 4.5 ma altrettanto importanti.

Volevo evitare, questa volta, di fare un elenco delle nuove features e concentrarmi solo sulle novità introdotte nel file manager e magari spendere qualche parola in più su Nepomuk; se ne parla poco ma è un componente fondamentale di KDE 4  e credo che le sue funzionalità saranno, per forza di cose, una delle fondamenta su cui costruire le future versione del desktop con la K. È necessario tuttavia specificare che è un progetto relativamente "giovane" almeno per quanto riguarda la sua introduzione in KDE. Permettetemi un' introduzione a questi argomenti, poi parliamo di Dolphin.

Cos'è Nepomuk?

Nepomuk è un framework, ossia un insieme di librerie e codici, attraverso il quale è possibile cercare, localizzare, selezionare e catalogare ogni tipo di file presenti nei computer attraverso tag o più in generale metadati. Per me è piuttosto facile capirne il concetto pensando ad un file musicale; esso come sappiamo è spesso salvato sui nostri pc con una serie di informazioni addizionali quali titolo, autore, album, riferimenti cronologici, copertina dell'album e quant'altro. Ecco tutte queste informazioni gestite correttamente e associate a qualsiasi tipo di file permettono una gestione dei nostri dati molto diversa e più intuitiva della classica esplorazione a cartelle, nonostante esso non ne rappresenti una sostituzione.

A dir la verità l'esempio dell'MP3 è piuttosto semplice e concettualmente limitante. Pensate ad esempio alla possibilità di avere informazioni sull' url da dove un file è stato scaricato, alla possibilità di associare un file a una mail a cui esso era allegato, alla possibilità di dare un voto in termini di importanza a qualsiasi dato salvato proprio come facciamo di solito attraverso le stelline nel nostro lettore musicale.

Tutto ciò è spesso definito come Desktop Semantico e per far si che funzioni, in KDE, è necessario che ci sia una stretta "collaborazione" tra Strigi (il desktop search) e Nepomuk. È proprio il caso di dire che l'unione fa la forza. Infatti grazie all'elevata flessibilità di Strigi e la catalogazione intelligente di Nepomuk sarà possibile fare tutto ciò. A dir la verità sarebbe utile spiegare anche il ruolo di Akonadi e la gestione delle informazioni personali, ve ne parlo un'altra volta.

Dolphin in KDE 4.6


Molte sono le migliorie che arrivano per Dolphin con la versione 4.6 beta. Solo poche di esse sono effettivamente evidenti ad un primo approccio ma vi assicuro che la loro presenza è tangibile. Di sicuro il maggior contributo di tali migliorie è visibile nella vista a colonne (che personalmente adoro). Esse finalmente rispettano la lunghezza dei nomi dei file e la loro animazione è finalmente fluida, è stata inoltre introdotta la possibilità di modificare la loro larghezza singolarmente con un semplice tasto.
È stata introdotta la possibilità di cercare file senza la modalità semantica, ossia con Nepomuk disabilitato ma soprattutto, con i nuovi aggiornamenti, troviamo una funzionalità molto particolare che ci permette di far uso di alcune delle caratteristiche di integrazione di cui vi parlavo poc'anzi.
Il pannello sulla destra chiamato Filter permette infatti di "filtrare" il contenuto delle nostre ricerche, in maniera veloce, intutitiva e integrata, secondo il tipo di file, data di creazione e valutazione personale. Certo, è ancora poco considerando le enormi potenzialità del sistema ma in ogni caso lo trovo molto utile. Nell'immagine sopra ho impostato la ricerca di tutte le immagini presenti nei miei documenti modificate nell'ultima settimana. Il tutto con una semplicità imbarazzante.

Per far si che il sistema funzioni è necessario abilitare sia Nepomuk che Strigi e ovviamente aspettare che vengano indicizzati tutti i file. Le cartelle da indicizzare sono personalizzabili.

Secondo Sebastian Trueg, ideatore del progetto, i futuri aggiornamenti potrebbero essere anche più sostanziosi.

Spero di non essermi dilungato troppo. Questa è una delle funzionalità, parlo della ricerca semantica, che sono sicuro sarà alla base della nostra futura interazione col pc. Sono altresì sicuro che molti di voi intravedano in essa grandi potenzialità.

Bene, è tutto!

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