mercoledì 7 aprile 2010


Come e perché passare a Gnu/Linux

Ho deciso di scrivere questo post dopo aver dato un’occhiata alle statistiche del blog. Ho notato che sono molti i visitatori che utilizzano il buon vecchio Windows e principalmente queste poche righe sono dedicate a loro. Io ho cominciato a usare Linux regolarmente poco più di sette anni fa e nonostante non sia passato tanto tempo in termini di umana vita, per quanto riguarda le tecnologie in campo software e hardware, invece, ne è passata di acqua sotto i ponti. La parte fisica dei pc ha subito un evoluzione a dir poco strabiliante; ram, cpu, hard disc e schede video presentano caratteristiche ormai imparagonabili col passato, analogamente i sistemi operativi hanno seguito un percorso parallelo a tale evoluzione sia in termini di funzionalità che di prestazioni.
Poco più di sette anni fa il sistema operativo era Windows XP, il processore del notebook era un Pentium III (sì vecchiotto), la ram non superava i 512 MB.  Ai tempi, i motivi che mi spinsero a cercare un’alternativa erano principalmente di tipo prestazionale, le domande che mi ponevo erano: - cosa devo fare per utilizzare il mio pc al meglio?è possibile passare più di 5 minuti davanti lo schermo senza imprecare invano?è possibile far partire microsoft office senza far ricorso alla manovella alla mia destra? Ai tempi, la risposta a tutte queste domande era indubbiamente Linux. Oggi le cose sono un po’ diverse. Mi spiego.

Nonostante sia più che convinto e soddisfatto del sistema operativo che uso non posso non prendere in considerazione i mastodontici miglioramenti che l’ultimo nato in casa Microsoft porta con sè, il mio giudizio tecnico su quest’ultimo è ben riassumibile con “mmm… non è male!”. Ovviamente parlo di Windows 7. Questo mi porta a pensare che verosimilmente un utente moderno che abbia acquistato da poco un pc con Windows 7 preinstallato forse non senta la necessità di cambiare o sperimentare nuove soluzioni visto che con molta probabilità non avverte il forte disagio, tipico di qualche anno fa, in cui incappai io.

Ma sono sicuro che questo non basta. Sebbene come dicevo non è più così necessario passare alla concorrenza per godere di un pc funzionante, Linux da parte sua ha ancora un paio (ma anche di più) di caratteristiche e peculiarità che lo rendono agli occhi di molti, non solo una valida alternativa, ma la scelta migliore per il proprio pc.

Io personalmente di motivi che potrebbero indurre un nuovo utente a passare a linux ne vedo principalmente tre: Etica, Passione, Personalizzazione.

Si vero, non sembrano termini propriamente legati all’informatica ma sono sicuro che molti di voi hanno capito quello che intendo. 

Il software opensource distribuito sotto licenza GPL fa si che la nostra eperienza da utente sia il più possibile libera, ci rende liberi dai costi esorbitanti dei sistemi operativi, ci rende liberi di avere pieno accesso ai contenuti, ci rende liberi di valutare, modificare, migliorare ogni cosa che compare sui nostri desktop, ci rende liberi di pensare al futuro senza condizionamenti legati al mercato, alle alleanze tra aziende, alle pressioni del Dio Denaro, ci da la possibilità di incanalare l’attenzione su noi stessi, sulle nostre esigenze piuttosto che sul software di cui possiamo disporre.

D’altro canto mi sembra inutile, e a dir poco controproducente, chiedervi di dare una possibilità al software opensource se non siete armati di un po’ di quella sana passione per il mondo dell’informatica che, soprattutto per i primi tempi, vi darà modo di non abbandonare la strada intrapresa al primo problemino di riconoscimento hardware (problema citato infondatamente dai detrattori). Infondo se vi capita di leggere blog come questo molto probabilmente quella passione è già dentro di voi, ma non avete ancora capito come e dove incanalarla.

Infine mi sembra doveroso parlare di personalizzazione del sistema operativo, ovviamente non mi riferisco alla possibilità di cambiare lo sfondo del pc o i colori del tema, ma alla possibilità, innata nei sistemi linux, di poter disporre del proprio software e quindi della sua interfaccia, delle sue funzionalità senza alcuna remora sul fatto che una determinata cosa si possa o non si possa fare. Come mi è capitato di dire più volte, il bello di linux sta nella sua capacità di adattarsi a noi, di diventare col passare del tempo il sistema operativo dei nostri sogni e non perché esso si presenti così una volta installato ma perché è possibile portarlo ovunque noi vogliamo (non in senso fisico ovviamente) con un po’ di passione e interesse.

Le modalità con cui ci si può avvicinare a linux al giorno d’oggi sono innumerevoli, e spesso tali modalità sono così poco invasive da permettervi di tornare indietro semplicemente con un click.

Potreste provare linux (Ubuntu) attraverso wubi con il quale non apporterete alcuna modifica alle partizioni del vostro hard disc, magari installando una distribuzione linux su una chiavetta usb o provando una distribuzione live semplicemente masterizzando un cd. Insomma le possibilità ci sono e vi assicuro che sono tutte indolore.

Ho cominciato a scrivere questo blog non solo per parlare di software, di come installarlo e di come utilizzarlo ma anche e soprattutto per avere la possibilità di dire la mia su tematiche che mi stanno particolarmente a cuore. Se solo uno di voi è arrivato a leggere il post fino a questo punto, posso ritenermi soddisfatto del mio lavoro di blogger. Auguro una buona giornata a tutti voi.

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