sabato 3 aprile 2010


Ubuntu e Docky: un paio di considerazioni

Qualche giorno fa vi avevo parlato, qui, di Docky e di quanto mi avesse piacevolmente sorpreso nel suo uso quotidiano in Gnome Shell. In questi giorni ho cominciato ad usarla abbastanza spesso anche nella versione Gnome "per tutti i giorni". Finora non ho mai fatto un uso intensivo delle dockbar molto probabilmente perchè il loro impiego non è insito nella mia idea di interazione uomo-macchina, ma come dicevo, mi ci sto affezionando. Il motivo per cui trovo molto proficuo l'utilizzo della stessa o di qualsiasi altra con funzioni simili, sta nella scomparsa "intelligente", grazie a questa modalità la barra si retrae quando visualizziamo una finestra in modalità estesa dandoci la possibilità di guadagnare qualche anelato centimetro quadro di schermo che trovo molto utile specie per la navigazione in internet. È doveroso dire che potreste impostare anche il classico pannello di gnome per la scomparsa automatica ma vi assicuro che per fluidità del movimento e comodità nell'utilizzo non è la stessa cosa. Docky, inoltre, mi ha sorpreso anche per un paio di altre caratteristiche che reputo perlomeno interessanti. Ve le illustro brevemente.


Trovo, ad esempio, molto utile la possibilità di creare più dockbar sulla scrivania in modo da poter "sdoppiare" le applicazioni in branche tematiche o per adibire le barre a usi differenti.
Come vedete nell'immagine sopra ho creato una barra sulla sinistra in cui ho collocato solo ed esclusivamente la Docklet - Bookmarks in modo da avere le cartelle principali del sistema e quelle a cui maggiormente accedo a portata di mano. Utilizzo con piacere anche un paio di altre funzioni e add-ons che mi allietano le ore al pc come ad esempio il "notificatore" per gmail o per le previsioni del tempo, l'icona del cestino, la docklet per montare dischi, hard disc, usb. Infine vi suggerisco il Rhythmbox controls col quale avrete accesso immediato ai brani in esecuzione.


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