Come ho detto più volte, durante le ore che passo al pc mi capita spesso di usare Windows e in queste occasioni mi fa comodo avere una macchina virtuale Linux pronta all’utilizzo, specie se necessito di qualche particolare software che solo quest’ultimo può offrirmi ; certo, potrei riavviare il pc e accedere a Ubuntu, ma non sempre ne ho il tempo. Il problema che spesso si pone una volta che si è deciso di installare linux in virtualbox è l’angosciosa scelta della distribuzione più adatta.
Ubuntu per vari motivi potrebbe essere la scelta migliore considerando la sua diffusione e la facilità di ricerca di soluzioni a qualsiasi problema, ma in virtualbox non è mai stata un granchè (giudizio personalissimo). La miglior distribuzione che ho avuto modo di provare in passato su virtualbox è stata Sidux (distribuzione basata Debian sid) ma poiché mi ritrovavo un immagine dell’ultima beta di Mandriva one 2010.1 (gnome edition) ho deciso di unire l’utile al dilettevole e di provarla senza pensarci troppo su.
La prima cosa che ho notato, oltre quella piacevole animazione circolare del bootsplash, è l’integrazione automatica del mouse, sì, mandriva linux ha preinstallate le Guest Additions di Virtualbox, con questo ai miei occhi ha guadagnato automaticamente una decina di punti fedeltà.
Come se non bastasse ho completato la procedura di installazione su disco virtuale prima che l’acqua della pentola, che avevo messo sul fuoco, cominciasse a bollire (e non credo sia stato merito mio).
Il sistema a fine installazione è più che efficiente nonostante tutti i limiti della virtualizzazione e per questo motivo ho deciso di lasciarla lì per poi magari postarvi qualche articolo a riguardo. Resta in ogni caso una delle distribuzioni linux più semplici e intuitive che abbia mai usato.
Ultima cosa, per installare su Mandriva software proprietario come i codec e quant’altro basta andare su questa pagina e cliccare sul bottoncino “Aggiungi fonti PLF”, semplice e veloce.