sabato 29 ottobre 2011


OpenSUSE 12.1: provata e installata

A dir la verità il titolo originale di questo post era "Oberon e la pace dei sensi" ma ho avuto paura di poter essere frainteso. Sapete, trovarsi il cancello del condominio pieno di post-it, mazzi di fiori e santini cristologici non è proprio una bella cosa. Rimandiamo.

Bene, ma voi lo sapete che sono definitivamente passato a OpenSUSE? Sì, definitivamente. Proprio come (definitivamente) passai a Ubuntu sei anni fa o a Fedora otto mesi fa. Oggi OpenSUSE, più definitivamente che mai. Vedrete, vedrete!
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Gnome Shell - OpenSUSE
Immagino che la domanda che si stia facendo strada in questo esatto momento all'interno dei vostri canali cognitivi sia:  -"Oh potente Oberon, signore delle terre emerse, perchè? Why? Diccelo Oberon". Bene, ve lo dirò. Io ho molto a cuore i gentili utenti che usano correttamente i propri canali cognitivi.

Il primo motivo è come sempre il caso. È stato un caso che abbia avuto una giornata infrasettimanale libera, è stato un caso che mi sia imbattuto in qualche articolo sulla "venuta" della release candidate per la versione 12.1 e sempre il caso ha voluto che tra i millemila modi di venire al mondo io nacqui sotto il cavolo beffardo della curiosità e della noncuranza del futuro.

Bene, ora passiamo ai motivi veri. Devo ammettere che negli ultimi mesi ho avuto qualche problemino a convivere con Fedora. A parte il fatto che si incazzava sempre quando lasciavo i calzini sporchi in giro per la casa, la cosa che proprio non mi andava giù era Yum, il sistema di gestione dei pacchetti per RPM. Gli errori negli update si sprecavano e mi è capitato almeno un paio di volte che mi vietasse gli aggiornamenti per problemi di dipendenze. Problemi quasi sempre risolvibili ma che hanno il loro peso quando si mette mano alla lista dei pro e contro, ossia quando arriva il momento di fare scelte.
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Yast
Bene, sull'altro piatto della bilancia ho trovato Zypper di OpenSUSE. Veloce, scattante e integrato a meraviglia in quello stupendo centro di controllo che è Yast. Ma non solo. OpenSUSE  è la distribuzione più professionale che abbia mai avuto modo di provare. Con questo non voglio dire che le altre non lo siano ma solo che sono costruite e pacchettizzate in modo diverso. Molto probabilmente con intenti diversi. In sole due ore ho installato e configurato GNOME e KDE, nel modo in cui piacciono a me, senza alcun inghippo. Non so se tutto ciò sia dovuto a semplice fortuna o a un'effettiva attenzione di OpenSUSE nella gestione del parco software. Io so solo che ha funzionato tutto a meraviglia.

Bene, voi? Cosa ne pensate di OpenSUSE? Avete mai provato il digiuno in segno di protesta o per la semplice assenza di alimentari di base all'interno del vostro frigo? Stay hungry!

To be continued...

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