Ebbene, buonasera. Non so se ci avete fatto caso, ma ormai capita abbastanza di sovente che io mi assenti da questi luoghi per tempi piuttosto lunghi. Di solito mi scuso con i lorsignori per queste mie mancanze adducendo scuse da prima elementare. Questa volta non lo farò. Non vorrei che cominciaste a pensare che io sia, come dicono gli anglosassoni, un paraculo.
Vi basti sapere, e qui mi contraddico e decido di fare il paraculo, che tra stage, attività di tesi e ultimo esame non ho più neanche il tempo per leggere i miei romanzi di fantascienza mentre adagio dolcemente il mio posteriore sulla tazza di ceramica, quella che si trova sulla parete ovest del mio bagno (non so come la chiamate voi).
Arriviamo al sodo prima che mi dimentichi il motivo per cui vi ho scomodato. Checchesenedica, il menù è, o almeno dovrebbe essere, il centro nevralgico di un sistema operativo. Stranamente esso è anche uno dei componenti più bistrattati quando si tratta di sviluppare un nuovo DE o una sua nuova versione. Sono dell'idea che esso debba essere il vero centro di controllo di un interfaccia desktop e non semplicemente il launcher delle applicazioni. In ogni caso, se proprio deve essere usato solo per lanciare applicazioni, almeno che me le facesse lanciare come dio comanda.
Ultimamente sono alquanto preoccuppato dal proliferare dei menù a tutto schermo, quelli con le gigantografie delle icone e righe di testo ridotte all'essenziale. All'inizio mi facevano tenerezza, proprio come la visione di una cucciolata di gattini, adesso invece mi fanno sentire come braccato da iene fameliche nella giungla selvaggia. Li chiamano Launchers e dovrebbero essere una cosa diversa dai menù, ma puntualmente vengono usati indifferentemente. E tra Unity, Gnome Shell e le varie imitazioni in KDE (Takeoff e Rosa-Launcher) ogni due per tre mi ritrovo a fronteggiare repentine crisi respiratorie, come quelle di Superman a due passi dalla Kriptonite, al solo pensiero che tali visioni avveneristiche possano prendere il sopravvento sui miei desktop.
Ultimamente sono alquanto preoccuppato dal proliferare dei menù a tutto schermo, quelli con le gigantografie delle icone e righe di testo ridotte all'essenziale. All'inizio mi facevano tenerezza, proprio come la visione di una cucciolata di gattini, adesso invece mi fanno sentire come braccato da iene fameliche nella giungla selvaggia. Li chiamano Launchers e dovrebbero essere una cosa diversa dai menù, ma puntualmente vengono usati indifferentemente. E tra Unity, Gnome Shell e le varie imitazioni in KDE (Takeoff e Rosa-Launcher) ogni due per tre mi ritrovo a fronteggiare repentine crisi respiratorie, come quelle di Superman a due passi dalla Kriptonite, al solo pensiero che tali visioni avveneristiche possano prendere il sopravvento sui miei desktop.
O voi potenti sviluppatori superumani, nemici di Kal-el, ridatemi la mia lista delle applicazioni o giuro che vi relego a tempo indeterminato nella zona fantasma. Capisco che voi, invece del classico puntatore del mouse, per avviare le vostre applicazioni, siete soliti usare il martello di Thor ma a me questa cosa garba poco. Non me ne faccio nulla dell'icona grande quanto un lecca-lecca degli anni sessanta se poi non ho neanche la possibilità di leggere il testo per capire se sto lanciando il monitor di sistema di KDE o quello di GNOME, o se sto lanciando Trasmission con interfaccia classica o in qt.
Tutte queste nuove interfacce stile netbook sono molto belle, non lo metto in dubbio. In dubbio metto la loro utilità e la loro possibilità di essere più comode del classico menù a tendina con mini-icona e riga di testo, anche sui netbook. Un menù dovrebbe essere una lista organizzata di applicazioni e non un'inutile e sfacciata ostentazione di icone colorate e effettini 3d. Per favore.
Ho capito che il tempo dei pc, come li conoscevamo noi è terminato, ma il nuovo sistema apps-centrico mi provoca terremoti intestinali dagli effetti devastanti. O meglio, mi provoca i suddetti effetti se usato indiscriminatamente, e quindi su interfacce rivolte a PC desktop o peggio ancora WorkStation. Voi non ci crederete, ma ieri, mentre parlavo con un ragazzotto pigiatasti, tipico bimbominkia di periferia, sono crollato a terra preda di forti crampi allo stomaco quando perfino lui ha additato tali strumenti come "pacchiani". I don't believe it, seriously!
Vi prometto che, se un giorno, dovessi per caso rendermi conto di essere un misero e mediocre Ingegnere Aeronautico senza futuro, entrerò senza batter ciglio in quel mondo subdolo e viscido che gli uomini chiamano politica facendo del "NO LAUNCHERS" il mio fottutissimo slogan per la campagna elettorale. Lo farò per voi amici miei.
I commenti sono ben accetti specie se rivolti ad illustrarmi i vantaggi dei launcher che la mia sottoevoluta e anacronistica intelligenza non è in grado di scorgere.
To be continued...