A Milano oggi il caldo è insopportabile. L'asfalto del marciapiede sotto casa mi ha appena privato di mezzo centimetro di suola delle scarpe. Mi sembra il momento migliore per tirar fuori l'argomento più rovente di cui un blog siffatto possa discutere: il confronto tra le prestazioni dei più blasonati Desktop Environments.
Il post non ha la pretesa di arrivare a una conclusione sull'argomento. Mi permetterò solamente di fare qualche considerazione spicciola su di un benchmark di Phoronix realizzato un paio di mesi fa e di cui, mi pare, si sia discusso poco. Ecco l'immagine che ai tempi generò un po' di scalpore.
Il test è stato realizzato mettendo a confronto GNOME 2.32.1, Unity 3.8.10, KDE 4.6.2, and GNOME Shell 3.0.2 attraverso una serie di giochi OpenGL. Si è utilizzata per il confronto, ovviamente, Ubuntu, attualmente unica capace di far girare tutti i DE elencati.
Il problema principale dei benchmark applicativi, come ben sapete, è l'interpretazione dei risultati. Ora, l'immagine che vi ho appena mostrato si riferisce a un particolare gioco (software), a delle particolari condizioni operativo-ambientali, a una particolare suite di test e ad una particolare distribuzione Linux; tenetene conto. Più la barra colorata è "lunga" più l'ambiente desktop si comporta bene, a dimostrazione del fatto che le dimensioni contano (tenetelo a mente quando la vostra ragazza tenterà di indurvi a pensarla diversamente).
Da questo particolare test si evince che KDE "ce l'ha più lungo" (o almeno così direbbe il Picchio). Per gli altri giochi potrete trovare delle situazioni diverse ma in genere KDE, mediamente, ne esce quasi illeso (sicuramente è così con i driver proprietari).
Da quello che ho potuto apprendere dalla mia esperienza nell'ultimo anno posso dire che il test non si sbaglia di molto. Io personalmente giudico le performance di un ambiente desktop dalla velocità con cui esso risponde ai miei comandi, sia in situazioni normali che di stress, e queste sono cose che non si possono misurare guardando lo storico del carico sulla CPU o della RAM utilizzata. Quello che conta non è quante risorse il sistema utilizzi bensì come il sistema gestisce queste ultime. Da questo punto di vista, il grafico sopra, frames al secondo in relazione ai graphics drivers, ne rappresenta una buona stima.
Bene, la gestione delle risorse in KDE, a mio parere, è attualmente impareggiabile. Sicuramente in relazione a Unity e, ahimè, Gnome Shell, con qualche riserva se confrontato con Gnome 2 + Metacity (senza compositing). Come fa notare un utente KDE in un commento a un articolo su OMGubuntu, molte persone non credono a questa affermazione e molto probabilmente ciò è dovuto all'idea che si sono fatti con le vecchie versioni di KDE (precedenti al 4.2). Molti infatti, nell'euforia del momento, provarono KDE4 poco dopo la sua nascita intestardendosi sulle prime impressioni. Da allora molti hanno abbandonato l'idea che quel desktop potesse, in futuro, diventare stabile e addirittura performante. Bene, sappiate che ciò è successo!
Sappiate che non ho assolutamente intenzione di generare una flame war con questo post, anzi vi sarei molto grado se commentando questo articolo (cosa che mi farebbe molto piacere) manteneste toni educati e colloquiali. È solo un test, ovviamente edulcorato dalla mie considerazioni, e in quanto tale contestabile sotto molti punti di vista.
P.S. Queste considerazioni insensate sulle performance sono valide solo ed esclusivamente per noi utenti Linux. È risaputo infatti che per far credere a un utente Windows che il suo computer sia più "veloce" degli altri basta velocizzargli il cursore del mouse dalle impostazioni. Sappiatelo.
Bene. È tutto.