Mi capita di sovente, nelle assolate giornate di primavera, di essere alquanto pensieroso, in tali giornate mi dedico poco alla ricerca di soluzioni innovative e fantasiose per il mio pc e di conseguenza alla scrittura di articoli per il blog. Credo, quindi, che sia il momento più opportuno per riflettere sull'etica, sulla passione e sulle implicazioni morali che sono alla base (si spera, insieme anche ad altro tipo di considerazioni) delle nostre scelte in ambito software. Detto in altre parole, oggi vorrei concentrarmi più sul "perchè" che sul "come".
No, non sono pazzo e non sto affrontando un periodo difficile della mia vita, ho solo letto un articolo che mi ha sensibilizzato sul tema. A tal riguardo vi propongo, prima di addentrarmi nell'argomento, la definizione di software libero liberamente consultabile su wikipedia.org.
"Il software libero è software pubblicato con una licenza che permette a chiunque di utilizzarlo e che ne incoraggia lo studio, le modifiche e la redistribuzione; per le sue caratteristiche, si contrappone al software proprietario ed è differente dalla concezione open source, incentrandosi sulla libertà dell'utente e non solo sull'apertura del codice sorgente, che è comunque un pre-requisito del software libero."
"Il software libero è software pubblicato con una licenza che permette a chiunque di utilizzarlo e che ne incoraggia lo studio, le modifiche e la redistribuzione; per le sue caratteristiche, si contrappone al software proprietario ed è differente dalla concezione open source, incentrandosi sulla libertà dell'utente e non solo sull'apertura del codice sorgente, che è comunque un pre-requisito del software libero."
Ok, ora che ci siamo schiariti le idee passo al nocciolo della questione. L'articolo che ho letto si poneva l'obiettivo di indagare sulle motivazioni che sono alla base della scelta di utilizzare software libero, cercando di capire se i motivi fossero puri e coscienziosi o se fossero il frutto di qualche strana forma di convincimento messa in atto da pensieri e parole altrui che in qualche modo, ai tempi del primo utilizzo, riuscirono a fare breccia nelle nostre giovani (?!?) e ingenue menti. In realtà questa è una mia interpretazione, l'articolo si dilunga molto su fatti e ipotesi (perlopiù di tipo economico) e sicuramente sarà più esaustivo a riguardo...
A fine articolo vengono indicate tre domande che ognuno di noi può liberamente formulare a se stesso, la cui risposta potrebbe fornire argomenti interessanti riguardo ai motivi che ci hanno portato a intraprendere questa strada. Ve ne propongo una traduzione.- L'utilizzo di software libero ci rende più felici? Se sì, perchè? Se no, perchè lo utilizziamo comunque?
- Crediamo nel software libero perchè abbiamo avuto migliori esperienze con esso o perchè semplicemente ci fa sentire bene l'idea di usarlo?
- Perchè desideriamo che altre persone utilizzino software libero? Perchè ci piacerebbe condizionare gli altri con le nostre preferenze, perchè in questo modo ne beneficeremmo noi stessi o perchè crediamo che loro lo apprezzerebbero per motivi propri?
Mi sono molto divertito a rispondere a queste domande e spero che siano in qualche maniera utili anche a voi. Tempo fa in questo post avevo scritto quelle che erano le mie idee. L'articolo riguardava Ubuntu, ma è possibile allargare l'intero pensiero al software libero.
Qui l'articolo originale.